“Qualsiasi cosa possiate fare,
o sognate di fare, iniziatela”
Sembrerà una cosa strana ma a
volte noi podisti non abbiamo ben in mente l’obiettivo che
vogliamo raggiungere prima di affrontare una gara in genere. A
volte ci sopravalutiamo, o sottovalutiamo, non sappiamo come
raggiungerlo e come ci farà sentire dopo averlo raggiunto. Porsi
degli obiettivi e mirare ad essi è ormai necessario e cruciale
per migliorare le proprie performance sportive, per raggiungere
uno stato di benessere psicofisico e per continuare ad avere
sempre motivazioni per correre. In PNL (Programmazione Neuro
Linguistica) si è studiato un processo utile per raggiungere e
ottenere il proprio risultato sportivo, esso consiste in diverse
attività da mettere in atto:
• Dichiarare in termini
positivi il vostro obiettivo: un obiettivo espresso in
maniera negativo, esempio “non voglio fermarmi al 35°km in
Maratona”, è codificato nel linguaggio sbagliato e in realtà
aumenterà la probabilità di un fallimento. La mente dovrà prima
considerare ciò che non è richiesto, per poter comprendere ciò
che è. Esempio, “voglio correre fino all’ultimo km della
Maratona”. Sembra strano, ma per molti podisti, o sportivi in
genere sembra difficile afferrare questo concetto.
• Il risultato deve essere sotto il vostro controllo: non
ha senso prefiggersi obiettivi cronometrici che non sono alla
vostra portata, bisogna essere consapevoli e onesti con se
stessi per valutare attentamente la propria condizione fisica e
quello che si è fatto per raggiungerla. Dal punto di vista
motivazionale sarà meglio perché una volta raggiunti obiettivi
alla vostra portata, potrete focalizzarvi su obiettivi sempre
più soddisfacenti.
• Il risultato deve essere specifico: non possiamo avere
obiettivi che siano vaghi, esempio “voglio correre la Maratona”.
Quale Maratona? Voglio solo arrivare al traguardo o mi prefiggo
un obiettivo cronometrico specifico? Più avete obiettivi
specifici e più facile sarà prepararvi per raggiungerli nel
momento della gara.
• Prove per capire che avete raggiunto il vostro obiettivo:
cercate di capire come vi sentirete una volta raggiungo il
vostro obiettivo. Cosa udirete (applausi della gente) in quel
momento. Chi e come vi accoglierà al traguardo? Cosa vi
aspettate? Tutto ciò serve per essere più consapevoli se
vogliamo veramente quell’obiettivo e come vi farà sentire una
volta raggiunto. Quali saranno le sensazioni percepite da vostro
essere.
• Il risultato deve essere “ecologico”: per raggiungerlo
dovete rispettare le regole etiche della gara, non infrangerle.
Inoltre, l’obiettivo deve essere compatibile con i vostri
impegni (lavoro, famiglia, amici, divertimento). Siete convinti
di impegnarvi con onestà e integrità? Lo volete veramente?
Dovete essere consapevoli che veramente volete raggiungere
quell’obiettivo altrimenti si rischia di abbandonarlo strada
facendo. Desiderare una cosa non significa ottenerla, se non
attuiamo le giuste azioni.
• Cominciate immediatamente: molti sportivi, o gente
comune, dicono che vogliono raggiungere un obiettivo (esempio
correre una Maratona), ma pochi realmente sono disposti a
iniziare a correre, tergiversano trovando migliaia di scuse,
rimandando sempre al domani o la settimana successiva il loro
impegno con la corsa. Quindi la regola è che se avete un
obiettivo, un desiderio da soddisfare, iniziate immediatamente.
Dopo aver elencato quali sono
le attività utili per sviluppare obiettivi positivi, è opportuno
capire il perché sono così importanti gli obiettivi.
Le ricerche dimostrano che lo
stabilire dei risultati nello sport, come anche nella vita,
nella maggior parte dei casi, vi renderà più focalizzati e
produttivi, e quindi più inclini a fare ciò che è necessario per
conseguirlo. Se decidiamo di correre la Maratona in programma
fra 3 mesi, sappiamo che abbiamo preso un impegno con noi
stessi, e da ora in avanti andremo a correre almeno 3 volte a
settimane e ci impegneremo maggiormente per raggiungerlo.
L’orientamento alla performance deve essere focalizzato sul “come
“, cioè sulla qualità della performance, piuttosto che sul
risultato specifico. In questo modo cercheremo sempre di
migliorarci in previsione di obiettivi futuri, e per tale motivo
sarà necessario possedere un diario di allenamento per
registrare i risultati ottenuti in allenamento, o gare. Tutto
ciò potrà permetterci a distanza di tempo di valutare i
miglioramenti ottenuti, analizzare se un allenamento è stato
troppo intenso, oppure troppo blando, ecc.
Secondo Locke, Latham (1981) ,
gli obiettivi hanno 5 vantaggi:
1. creano attenzione
focalizzata;
2. creano energia;
3. creano, a lungo termine, anche la voglia di continuare ad
andare avanti;
4. creano l’opportunità per un nuovo apprendimento e
miglioramento;
5. aiutano ad acquisire responsabilità, rispondere agli eventi
controllando le proprie azioni.
Molte volte mi si presentano
podisti che da un po’ di tempo non riescono a trovare le
motivazioni per correre regolarmente e con piacere. Alla base di
tutto c’è sempre un obiettivo non definito, o un obiettivo non
raggiunto in altre competizioni perché non alla loro portata.
Quindi in primis il consiglio è definire i propri obiettivi
sportivi mese dopo mese, anno dopo anno, e che questi obiettivi
siano specifici e appropriati per la nostra condizione fisica.
Ad esempio, se un podista ha corso solo gare di 10km, e non ha
ancora affrontato delle gare sui 21km, non ha senso prefiggersi
a distanza di poco tempo una Maratona, perché si rischierebbe di
non arrivare preparati, non raggiungendo il proprio traguardo, o
restando traumatizzati dall’esperienza acquisita abbandonando in
maniera prematura l’idea di correre la Maratona, o ancora peggio
di continuare a correre regolarmente. Quindi alla base c’è buon
senso e se possibile cercate in ogni prima esperienza di farvi
seguire da professionisti del settore o amici più esperti di
voi.
Per approfondire: “Allenamento
mentale per gli sportivi”, Ted Garratt, NPL ITALY |