Tempus fugit
Postato
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03/03/2014
ora 00:08:13
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Finalmente prendo parte a questa classica del ravennate, da tempo partecipatissima da concorrenti da tutta la Romagna e oltre, dopo che negli ultimi due anni in questo periodo ero regolarmente infortunato…Personalmente per me uno “special guest” è il mio collega maratoneta d’America: quasi sempre negli USA per lavoro, questo fine settimana eccezionalmente si trova con la famiglia a Ravenna e con piacere ci incontriamo per prendere parte assieme alla corsa. Lui però alla mezza, io da tradizionalista mi cimento con l’edizione “vintage”, inizialmente pubblicizzata con un percorso da 28 km circa. Ma non mi sono accorto degli ultimi aggiornamenti… Intanto si comincia a socializzare con conoscenti e colleghi di società vari dentro al Pala De Andrè, una struttura da grande città e da grandi manifestazioni. Dopo il ritiro del microchip e del pettorale si fa ora di scambiare un in bocca al lupo al collega maratoneta e quindi di prendere il pullman che deve condurci in via Ravegnana. E qui un inconveniente minaccia di rallentare il “rewind”! Molte auto sono state parcheggiate in maniera oscena lungo i vialetti all'esterno, soprattutto in prossimità delle curve, ed il nostro pullman non ce la fa proprio ad uscire dal parcheggio… Tocca lavorare di retromarcia e lentamente uscire dalla parte opposta. Facendo attenzione a tante auto sia parcheggiate che in movimento, e con la collaborazione di un altro pullman in retromarcia anche lui, a poco a poco si riesce ad uscire. Alla fine si giunge alla partenza di via Ravegnana già gremita di runners che mancano appena 5 minuti al via. Il remake della corsa del 1975 può finalmente cominciare. Il percorso iniziale si snoda attraverso gli argini dei Fiumi uniti. Lo trovo molto rustico, allenante ma allo stesso tempo rilassante…Mi trovo aggregato idealmente ad un gruppetto dove si parla di gare varie. C’è il collega di Serasini e Poggiolini che si prepara alla Strasimeno e il runner 60 (o 70enne) che racconta dell'edizione della 100 km del Passatore dove si classificò 35imo. Viene poi ora di scendere dagli argini per ripiegare verso l’interno, attraverso Portofuori. Si fanno alcuni curiosi giretti intorno ai laghetti di carpe ed oche del centro sportivo Tre ponti, prima di uscire verso le campagne, in direzione di Punta Marina. In questa parte del percorso scambio due chiacchiere con due concorrenti della Misano, ai quali chiedo di salutarmi Dexter. Finalmente poi la corsa entra nel vivo con l’attraversamento in lungo e in largo della pineta marina. Pur ravennate, è un percorso che ho fatto pochissime volte, prediligendo le campagne… Qui però comincio a rendermi conto che nel kilometraggio della corsa qualcosa non mi torna. Reinnestandoci sul percorso della 21 vedo che la somma tra i km da me già percorsi a quelli che dovrebbero restare è superiore ai 28 circa…si andrebbe su oltre i 30. Altri due corridori confermano che la versione lunga è effettivamente di 30 km. Me l’avevano venduta da 28…E va beh, che saranno due km in più rispetto a quelli preventivati…intanto sono gratis! Prima di ripiegare nuovamente verso via Trieste si passa anche a lato delle piallasse, le famose “valli” con il tipico paesaggio lagunare. A questo punto tutti i gruppetti di corridori sono sgranatissimi, si procede quasi in fila indiana, uno dietro l’altro. Io avrei dovuto interpretare questa corsa come un allenamento lungo impegnativo ma strada facendo ho tirato parecchio di più del previsto. Comunque negli ultimi 4-5 km riesco ad aumentare un po’ il ritmo ed a riprendere qualcuno. Andrea di S.Pancrazio ha una piccola crisi nel finale e gli tocca fare una sosta all’ultimo ristoro su via Molinetto per mangiarsi qualche zolletta di zucchero. I 30 km finalmente stanno per terminare quando poco prima del pala De Andrè supero un terzetto di “Forrest Gump”. Avvisto l’arco gonfiabile del traguardo ma non è quello definitivo! Tocca andare oltre, ancora un 400 mt dentro il territorio. Non ci sono concorrenti su cui tentare di scattare e amen, ecco che abbiamo completamente “riavvolto il nastro” della memoria con questo bel remake dell’edizione del 1975! 30 chilometri sono una distanza tosta, sempre un bella fatica. All’interno del palazzetto uno speaker già celebra i vincitori delle due gare, io a dire il vero rivolgo tutte le mie attenzioni ai tavoli del ristoro, quanti spicchi di agrumi e quanti bicchieri di sali ho consumato oggi… Una volta raccattata la mia borsa e il pacco gara vedo e saluto Benhamdane, senza raccogliere informazioni immagino che se non ha vinto una delle due gare di oggi si sarà classificato almeno secondo. Infine mi saluto anche con Leonardo della Lamone, ha corso anche lui la 30 km. Sta rientrando nella normalità dopo alcuni dolorosi problemi alla schiena. Guardo l’orologio, si sta quasi facendo mezzogiorno e mezza ed è ora di ritemprarsi a pranzo. Nel pomeriggio poi mi aspetta un bel defaticamento… seguire la famiglia alla sfilata dei carri di Carnevale nel centro di Ravenna. Tempus fugit. |
Carlo
Postato
il
03/03/2014
ora 21:16:51
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Gran bel racconto. Io ho fatto tantissime volte quella mezza maratona ma mai la trenta.
Condivido le tue considerazioni sul Pala de André, semplicemente fantastico come punto di ritrovo al riparo dalle intemperie e soprattutto con servizi igienici e posti a sedere ben tenuti.
La trenta é un'ottima distanza per chi prepara la maratona, se la si termina senza troppo affanno si puó star certi di poter portare a termine anche la 42. Gli organizzatori hanno fatto molto bene ad arrotondare a 30 il percorso.
Alla prossima ...
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