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Argomento : 30 km Ravenna Marathon 10.11.13 |
Tempus fugit
Postato
il
11/11/2013
ora 01:04:39
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Per dirigere il traffico di tutte le corse svoltesi stamattina a Ravenna ci volevano semafori e vigili in quantità industriale...la mezza comincia a Marina di Ravenna e si conclude al Pala De André, le 10, 30 e maratona prendono il via al Pala De Andrè, ma mentre la 10 ritorna al Pala, 30 e maratona vanno a concludersi in Piazza del Popolo, nel centro di Ravenna…per non parlare degli incroci tra i vari percorsi, dove s’intravedono e s’incontrano i concorrenti delle varie gare… Chi avesse sorvolato Ravenna questa mattina avrebbe scorso un formicolare di corridori per ogni dove, oltre mille esseri “impazziti” in movimento qua e là per la città, dal lungomare fino al centro. Io ho deciso di prendere parte alla 30 km affrontandola come un bel lungo impegnativo di preparazione alla prossima maratona. Una distanza inusuale per me ma che mi stimola assai. Intanto un plauso all’organizzazione, l’impressione personale è che tutto sia stato gestito per il meglio, dai ristori ai tracciati dei vari percorsi, al dislocamento del personale sul campo. L’uso poi del Pala De André come centro dell’organizzazione e della logistica, il comodo parcheggio ecc. rende a mio parere la Ravenna Marathon una manifestazione di livello. All’interno del Palazzetto s’incontrano tante facce note, oltre a quelle dei colleghi di società, riconosco Serasini, che non vuol perdersi neanche questa maratona, la Marzocchi, Donatini della “100km del Passatore”, il libero senzasocietà Zavatta di Cesenatico. E poi c’è una mia parente, Lia della Caveja, che celebra la centesima maratona, complimentoni a lei, runner generosa e dalla grande modestia! C’è un bel sole che riscalda l’aria, mentre un po’ di nubi stanno avanzando. L’unica cosa che mi da fastidio è lo speaker alla partenza che fa parecchia fatica a snocciolare i nomi dei concorrenti favoriti per la vittoria, soprattutto gli stranieri, quest’ignoranza mi pare una mancanza di rispetto nei confronti di atleti che vengono da lontano… Si parte ed inizialmente si fa un pezzo di strada tutti assieme. Io mi sono proposto di affrontare la gara in tre momenti differenti, con la prima parte di tre ad un ritmo più lento, per poi incrementare gradualmente nei secondi 10 km, e quindi cercare di spingere secondo le mie possibilità nella parte finale. Procedendo verso Punta Marina già all’altezza del sesto km incrociamo la testa della mezza! Ecco allungare due marocchini, e qualche minuto dopo il gruppo degli inseguitori (tra cui riconosco il primario-runner Altini). Questo è il primo degli “incroci fatali”… Arrivati a Punta, si percorre tutto il tratto del lungomare fino ad arrivare all’imbocco di via Trieste, dove i destini dei runners si dividono: verso Ravenna fanno ritorno i trentachilometristi, mentre i maratoneti proseguono verso Marina di Ravenna. Percorsi soli due km sulla ciclabile, ecco preannunciato da squilli di trombe (fastidiosissimo suono di sirena di poliziotto motociclista) l’arrivo dei primi maratoneti! Accidenti, mi dico, non è possibile, sono già qui!!! Per ora è uno solo. Si tratta del keniota dalle gambe lunghe che sta macinando km alla grande… io e un altro trentachilometrista a cui sono appaiato gli facciamo i complimenti mentre ci supera, ma questi si volta e fa una faccia stranita! Chissà che cos’avrà capito, noi due comuni mortali-corridori ci facciamo una risata! Mi attendo l’arrivo di lì a poco degli altri super-maratoneti, ma questi ancora non si fanno vivi (almeno ancora non si odono squilli di trombe alle spalle…). E mentre si ritorna sul tracciato di partenza direzione Pala De Andrè, si fa vivo un venticello della madonna! Non è una cosa da niente, nei momenti in cui tace è un grande sollievo, sembra di correre in souplesse o in discesa…ma continua così per almeno 5 km, pare quasi di spingere in salita…Prendiamola come un allenamento in più. Passato il quindicesimo ecco arrivare il secondo maratoneta: il lettone Rose, un ragazzo alto pure lui dalle gambe lunghe, quasi un replicante europeo dell’africano di testa. Ammiro le falcate “artisticamente” perfette dell’atleta mentre mi supera e procede sicuro in avanti… I concorrenti della trenta km sono tutti sgranati lungo il percorso, gruppetti non ne scorgo. Incremento il mio ritmo e riprendo qualcuno prima di arrivare in zona porto, una delle zone che prediligo per i miei allenamenti mattutini. E qui finalmente ecco piombarmi dietro il gruppo inseguitori della maratona: c’è Serasini che lo capeggia, riuscirà stavolta a dare l’assalto al “muro” delle 2 ore e mezza?! I percorsi poi sul fronte del porto si dividono nuovamente per gialloneri maratoneti e noi biancoazzurri. In zona via delle Industrie incoccio la staffetta dei giovani della Guido Novello che ingombrano allegramente la pista…gioventù che non va redarguita ma lodata per l’impegno domenicale (ma uno scappellotto gliel’avrei bonariamente tirato). Oramai sono già passati da tempo anche i 20 km e quindi restano poco meno di 10 da spendere in città! Dopo alcuni passaggi all’interno del parco di Teodorico e nel quartiere intorno, ecco la via di Roma e finalmente un po’ di discesa…ah ah non siamo né alla Tre Monti né ai Gessi, ma questi 200 metri me li gusto alla grande prendendo un po’ di slancio per cercare di guadagnare qualche posizione!! La parte di percorso all’interno del centro storico è quella che apprezzo di meno, i metri paiono non terminare mai e un po’ di stanchezza comincia a farsi sentire. Corro in pieno centro, nella centralissima via Cavour tra la gente che passeggia e fa shopping neanche troppo incuriosita dalla corsa. Cerco di concentrarmi sul finale di gara. Riesco a stare incollato ad uno della Tosco-Romagnola e nel penultimo km lo supero. Intanto però mi supera un altro. Conservo le energie per gli ultimi 500 metri. Riprendo il concorrente davanti e faccio il mio ingresso in crescendo in Piazza del Popolo, dove mi acclama la mia famiglia (ben tre donne). Bellissimo questo arrivo nel centro della mia città, veramente emozionante… E' ora di ristorarsi come si deve, con frutta biscotti e liquidi. Viene pubblicizzato e offerto un drink di acqua di cocco, una bevanda isotonica (non molto gradevole per la verità). Mia moglie mi riferisce poi che l’africano da poco vincitore della gara principale si era fermato presso una chiesa… avrà fatto un voto, tutta la mia simpatia visto che poi ha avuto il tempo di riprendere la corsa e vincere! Mentre impazza il pasta-party in piazza Garibaldi, ritiro un pacco premio e mi dirigo a prendere la navetta, il punto di partenza è posizionato presso le docce della palestra del liceo classico. Da qui si torna in pochi minuti al Pala De Andrè. Ancora è in pieno svolgimento la maratona, tanti sono impegnatissimi, fa effetto avere terminato le proprie fatiche mentre altri sono ancora ben lungi dall’averle terminate. Di ritorno a casa, dalla mia macchina, fermo presso le intersezioni con il percorso della gara, faccio il mio incitamento sia al pacer delle 4 ore che a tutti i concorrenti. Tempus fugit |
Carlo (admin)
Postato
il
11/11/2013
ora 21:06:16
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Sempre un racconto dettagliatissimo. Condivido l'apprezzamento del Pala de André quale punto di ritrovo. Un palazzetto stupendo e molto ben organizzato, ideale per grandi manifestazioni. Per quanto riguarda i tre percorsi competitivi (21, 30 e 42) credo che occorra una grande capacità a sincronizzare il tutto e a garantire un buon risultato. Ho letto sul Carlino di qualche "disguido di percorso" nel centro abitato, cosa di cui tu non ti sei probabilmente accorto. In ultima analisi ritengo che gli organizzatori non si debbano lamentare, sia per le numerosissime presenze che per la bellissima mattinata (a parte un po' di vento), cosa che non era per nulla scontata, basti pensare alla pioggia abbondante che dal primissimo pomeriggio di ieri non ci lascia in pace. Io sono andato invece a Forlimpopoli, alla Cavalcata dei Colli Bertinoresi, corsa ora non competitiva ma qualche anno fa una gara di grande richiamo e conosciutissima, quando gli sponsor non mancavano. Alla Maratona di Ravenna non sono di certo mancati. |
Johnni
Postato
il
12/11/2013
ora 18:10:42
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Erano sempre 30 km...chissà perchè l'hanno soppressa la Forlì-Ravenna? Era una vecchia classica e secondo me aveva più seguito...
Non capisco perchè fare 21-30-42 tutte a Ravenna...
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Tempus fugit
Postato
il
13/11/2013
ora 23:12:27
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Carlo avrei fatto volentieri anche la "cavalcata", ma alla 30 km sotto casa non potevo rinunciare...Jonny sarebbe sicuramente stata più affascinante una Forlì-Ravenna, evidentemente questo percorso non poteva avere più copertura organizzativa e economica...So che era una "classica" e mi dispiace non essere arrivato in tempo a correrla (l'ultima edizione è stata nel 2011, in quell'occasione feci la mia prima gara, la 10km). Certo che a Ravenna se non riempivano gli alberghi e i locali lo scorso fine settimana, tra corse Ravenna Marathon, Art Cioc e Divin Bacco...sembrava di essere a Milano! |
Letto
n. 51115
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