Comunicato stampa
Caorle, 18 ottobre 2020
Loris Cappanna si riconferma campione italiano del
Tricolore ParaDuathlon sprint a Caorle.
E’ il romagnolo di Forlimpopoli ancora
una volta il nuovo campione italiano del Tricolore
ParaDuathlon tenutosi a Caorle il 18 ottobre sul campo gara
di Lido di Altanea.
3 chilometri di corsa a piedi, 12.5 chilometri di ciclismo,
1.5 chilometri di corsa a piedi: queste le distanze super
sprint per la categoria assoluta PTV1(non vedenti),
conclusa col trionfo di Loris Cappanna. A condividere il
titolo con lui, il suo atleta guida di Brescia Davide
Rossetti.
Loris Cappanna ha una "storia di vita triste ma toccante
e bella allo stesso tempo" quanto legata a doppio filo
indissolubilmente a quella di Loris atleta. Dopo la
diagnosi di un cheratocono bilaterale degenerativo, malattia
che lo ha reso completamente cieco e dopo ben 17 operazioni,
a soli 37 anni e una fase davvero nera in cui la depressione
gli ha tolto quasi la voglia di vivere, Loris toccandosi le
cicatrici che lo hanno segnato profondamente, sotto molti
aspetti, ha trovato nello sport la sua voglia di rinascere e
una grande rivincita di vita.
Cappanna lo ricordiamo ha collezionato già molte vittorie
iridate tra le quali due campionati italiani di mezza
maratona, due campionati italiani di maratona; nel 2019 ha
vinto sia i campionati italiani di paraduathlon, che i
mondiali di paraduathlon, in Spagna. Ciò non toglie che però
trovi sempre tempo tra un allenamento e l’altro di
partecipare con la sua famiglia, e la sua compagna Denise,
che lo supporta sin dall’ inizio, a convegni ed incontri per
l’associazione "Non ho paura del buio" fondata da lui
assieme ai suoi atleta guida allo scopo di condividere la
sua storia ed il suo coraggio di fare di un "minus" ( se
così vogliamo definirlo) un "plus" divenendo un esempio di
vita per molti.
Allenamenti durissimi da sempre quelli di Cappanna, ma
ancora di più quelli del 2020 che dovevano condurlo alle
qualifiche per le Paraolimpiadi di Tokio poi rinviate causa
Emergenza Covid-19 al 2021. Ancora una volta però non si è
scoraggiato: in lockdown si è allenato ancora più duramente
sui rulli e sul tapis roulant; poi appena ha potuto su
strada ed anche in bici, grazie ad un tandem nuovo fiammante
e soprattutto grazie ‘’ai miei i tanti atleta guida che non
mi abbandonano mai: Matteo Batani, Giampiero Rondini,
Nazario Tramonti, Stefano Masini, Andrea Soldati ‘’ come
piace sottolineare a Loris.
Da inizio carriera sono migliaia i chilometri di bici e di
corsa macinati di allenamento costante che hanno portato
Cappanna domenica 18 ottobre, senza troppo clamore (come nel
suo stile) a presentarsi a Caorle assieme al suo atleta
guida e, a testa bassa, a sbaragliare letteralmente i
favoriti, arrivati però secondi: il bresciano Federico
Sicura, della categoria PTV2, ipovedenti, in gara con la
guida Daniel Hofer (atleta già avvezzo alle olimpiadi e con
la maglia della nazionale).
Queste le prime parole a caldo dal podio del campione
azzurro: "Ogni vittoria la dedico sempre a qualcuno, ma
soprattutto la condivido col gruppo di persone ed amici che
mi ha aiutato ad arrivare. Questa volta però la voglio
dedicare anche a me stesso, perché il rientro è stato
davvero difficile! e non scontato. Grazie a tutti i miei
atleta guida, a doc Pietro Maria Picotti, a coach Luca Zenti,
ma grazie anche alla mia "ignoranza romagnola" che stavolta
un po' ha fatto la differenza". "Ora questo nuovo tricolore
per me non è solo la maglia di campione italiano ma mi serve
a fare esperienza, ritrovare i tempi di gara, le sensazioni,
il fervore agonistico e ad aggiungere chilometri nel
percorso per conquistare la qualifica per le paralimpiadi,
perché ora sogno di nuovo Tokyo 2021".
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