Non c'è runner in giro per il mondo che prima o durante
l'allenamento si cimenti in esercizi, più o meno
corretti, di stretching. Con l'andare del tempo spesso il
tempo dedicato ai cosiddetti allungamenti è sempre minore
con la flessibilità dei nostri arti che di conseguenza ne
risentirà.
Partiamo da un presupposto;
numerosi studi sullo stretching sono stati condotti
nell'ultimo decennio e nonostante pareri contrastanti
possiamo fissare, perlomeno per l'attività della corsa, dei
paletti:
-Lo stretching fatto prima del riscaldamento aumenta la
probabilità di infortunio in quanto il muscolo, non
preparato, è spesso allungato in escursioni che vanno oltre
quelle delle attività quotidiane.
-Anche se si tratta di un'attività statica il muscolo è
chiamato ad un impegno e, di conseguenza, "lavora". Studi
effettuati in Francia hanno dimostrato che la fatica
muscolare dello stretching può condizionare, in modo
negativo, la prestazione.
Quando e perchè allora bisogna fare stretching?
Come abbiamo visto lo stretching fatto
senza criterio può rivelarsi un boomerang, essendo
un'attività muscolarmente e talvolta mentalmente impegnativa
essa non si può inserire "quando capita" all'interno di un
allenamento.
La mobilità articolare e flessibilità è una delle capacità
motorie di base come lo sono per esempio la forza e la
resistenza; perchè quindi dovremmo interporre il
miglioramento di questa capacità alle altre?
Prima, dopo o durante un allenamento di
forza in palestra anteporreste delle ripetute od un fondo?
potreste anche farlo ma dubitiamo che i risultati siano poi
rilevanti.
Ebbene, così come si dedica una sessione di allenamento alla
resistenza, ed un'altra al potenziamento per migliorare la
nostra flessibilità dovremo dedicare periodicamente degli
allenamenti alla mobilità articolare.
Niente vi vieta di dedicare come da abitudine 3/5 minuti di
stretching a fine sessione ma non sarà sufficiente a
migliorare questa abilità, forse si riuscirà a mantenere
quello già fatto.
Se per motivi di tempo non riuscirete a
ritagliare un allenamento per la mobilità articolare e
flessibilità è consigliabile inserirla prima (a seguito di
un breve riscaldamento) o dopo gli allenamenti di scarico, o
comunque quelli meno impegnativi.
Un'altra regola da tenere bene a mente è quella che negli
esercizi di stretching non si eseguono i "molleggi"!
Una volta raggiunta la posizione si mantiene per un
determinato periodo (inizialmente fino a 10" per poi con il
tempo arrivare a 30") senza effettuare altri movimenti;
anche se spesso non ci facciamo caso l'allungamento porta al
limite il muscolo ed un ulteriore stress, come appunto i
molleggi, potrebbe rivelarsi "fatale".
Vi domanderete allora perchè fare
stretching se questa attività può risultare rischiosa? tutto
può essere rischioso se fatto senza criterio, pensate che
ogni volta che durante la corsa il piede atterra deve
attutire una quantità pari a tre volte del vostro peso,
numero che se ripetuto per migliaia di passi e chilometri
può mettere paura, ma non per questo ci infortuniamo ad ogni
seduta.
Lo stretching andando a migliorare la vostra flessibilità
contribuirà ad una corsa più efficace, in quanto
l'escursione articolare sarà maggiore, oltre a renderla più
economica.
Sono innumerevoli gli esercizi di
stretching eseguibili ma considerando che non tutti hanno a
disposizione il tempo che ha un'atleta professionista
possiamo iniziare da questi 5 che, se ripetuti costantemente
durante l'anno, potranno contribuire al vostro miglioramento
o mantenimento della mobilità articolare e flessibilità
muscolare, per la gioia della vostra corsa e del vostro
cronometro.
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