Finalmente una giornata soleggiata, quella di sabato, che è
stata la ciliegina sulla torta dell’edizione dei record per
il 9° “Trail del Cinghiale”.
La partenza venerdì alle 22 dei 200 (poi saranno 127 a
concludere) impegnati nell’Ultra Trail di km.103, con un
dislivello positivo di 5.700 metri, ha messo i brividi,
applaudito da un pubblico da grande evento assiepato per i
primi 500 metri nel cuore di Palazzuolo sul Senio,
che è rimasto a bocca aperta per le fontane illuminate
sul fiume e la visione dal drone, che ha fatto sembrare
le lampade frontali una sorta di Via Lattea.
Da quel momento e per una giornata intera la Leopodistica
Faenza Asd, insieme a Senio Bike, Pro Loco, Misericordia,
Protezione Civile e Soccorso Alpino, non hanno chiuso occhio
per assicurare la sicurezza di tutti.
Colpiscono le parole di lode spese da Giancarlo Annovazzi,
uno con 8 arrivi al “Tor de Geants”: “mi complimento con gli
organizzatori, che lungo il percorso hanno segnalato
benissimo i sentieri e gli incroci; i ristori forniti di
ogni ben di Dio ed i sorrisi e gli incoraggiamenti degli
addetti, hanno incorniciato il meraviglioso paesaggio
dell’Appennino Tosco-Romagnolo, che in alcuni punti sono
stato costretto a fermarmi per ammirarlo. Lo posso dire
perchè io vengo dalla Valle d’Aosta.”
A livello agonistico si può certamente affermare che sia
stata un’edizione a forti tinte rosa, un po’ dovuto
alle 250 iscritte, ma molto per la qualità eccelsa,
dimostrata da ben 2 terzi posti assoluti. Nella prova lunga
la vicentina Alessandra Boifava (nel 2021 2^ al Trans
d’Havet e 25^ all’Ultra Trail du Mont Blanc), ha intimidito
sino alla fine i corregionali leader Stefano Maran e
Vittorio Marchi, il quale l’ha spuntata in 13.37’46”,
nonostante i suoi 56 anni. Dopo 5’ è giunto Marchi e la
Boifava dopo mezz’ora, precedendo Penna (a 58’), e tra le
donne, Boggio (nona assoluta in 15.24?) e Ripamonti
(17.51’).
Anche nella tradizionale km.63 (D+ 3.500) Julia Kessler, in
7.19’55”, è salita sul gradino basso del podio, in una prova
che ha perso per strada i favoriti della vigilia a favore
dell’elbano Matteo Anselmi, oro in 6.44’55”, e Daniele
Roccon, distanziato di 26’30”. A seguire i favoriti Ludovisi
e Degasperi, che comunque non si sono arresi, come Gheduzzi.
Le altre medaglie femminili sono andate al collo di Cunico
(8.19’) e Canino (9.04’). Pronostici rispettati nella km.30
(D+ 1.600 m.), conclusa da ben 329 atleti, con Ruocco,
Pantieri e Proietti sul podio maschile, emulati da Bartolini,
Lepyokhina e Pelliconi per l’altra metà del cielo. Infine il
colpo di scena nella “mangiaebevi” di km 15, con la volata
al cardiopalmo tra romagnoli, vinta dal giovane leopodista
Farolfi su Timoncini, ma beffati da Quercioli, che nella
partenza ad onde era scattato in un gruppo retrostante e con
la compensazione dei tempi, fornita da Detecht, ha avuto la
meglio per una quarantina di secondi. Senza patemi la prova
in gonnella, dominata dalla Toniolo, a scapito di Calzolari
e Cavina.
Non è mancata la rappresentanza straniera, con atleti
provenienti da quasi tutte le Nazioni Europee, ai quali
il Sindaco, Moschetti, ha già garantito di cercare sentieri
nuovi da proporre per la prossima edizione.
Si ringraziano tutti gli Sponsor che hanno deciso di
affiancare questa avventura in particolare Outdoor&Trekking
Store di Ravenna e Faenza, Hoka One One Innovation Shoes,
Garmin Gps Instruments, Injinji Socks, Biotex Underwear
Clothing, Carlsberg Beer, Clai Salumi Imola, ed Alce Nero
Alimenti Biologici.
21/11/2021
L’Ufficio Stampa
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