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Sono state pubblicate sul sito delle Fidal le novità dei
protocolli per la ripresa delle attività, peraltro in
continuo aggiornamento.
*** Aggiornamento 2 luglio 2020 ***
Diverse Regioni con relative ordinanze hanno aperto o stanno
per riaprire agli sport di contatto, seppur con il
parere contrario del Comitato tecnico scientifico (mentre
c'è l'assenso del ministro dello sport Spadafora, e si
attende quello del ministro della salute).
Eccone l'elenco:
Sicilia 20 giugno;
Liguria 25 giugno;
Puglia 25 giugno;
Veneto 27 giugno;
Marche 27 giugno;
Friuli-Venezia Giulia 1° luglio;
Lazio 2 luglio;
Toscana 3 luglio;
Campania 6 luglio;
Lombardia 10 luglio.
Qui l'apertura dovrebbe avvenire "previo verificarsi delle
condizioni previste dall’Art. 1, comma 1 lettera g del DPCM
dell’11 giugno 2020", ovvero che Regioni e Province
autonome, d’intesa con il Ministero della Salute e
dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport,
abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle
suddette attività con l’andamento della situazione
epidemiologica nei rispettivi territori".
Le suddette ordinanze rimandano ai Protocolli per
allenamento e competizioni adottati dalle singole
Federazioni; al momento, fino a martedì 14 luglio, viene
confermato l’obbligo di indossare mascherine o qualsiasi
altro indumento a protezione di bocca e naso anche
all’aperto, tranne nel caso di intense attività motorie o
sportive.
Ebbene la FIDAL, la Federazione Italiana di Atletica
Leggera “per le sole Regioni indicate, che hanno adottato
ordinanze relative all’autorizzazione alla pratica degli
sport di contatto, autorizza lo svolgimento in modalità
tradizionale delle seguenti specialità":
Staffetta 4x400
Tutte le specialità di mezzofondo, fondo e marcia in
pista, con la seguente limitazione al numero di
partecipanti per serie:
800 n° 6/8 atleti
1500 n° 6/8 atleti
2000, 3000 (anche con siepi), 5000 n° 8
atleti
10000 n° 8 atleti
Marcia n° 8 atleti
Si raccomanda che gli atleti alla partenza siano disposti
lungo tutta la larghezza dell’anello.
"I singoli Comitati Regionali dovranno stabilire se le
competizioni potranno intendersi “Open” o meno.
Laddove altre Regioni dovessero adottare provvedimenti
simili (cioè l’apertura agli sport di contatto), questi si
intenderanno applicabili e attuabili nel rispetto di quanto
previsto dalle singole ordinanze.
Si rammenta infine come sia responsabilità dei singoli
organizzatori, siano essi società affiliate FIDAL o organi
territoriali della stessa FIDAL, verificare periodicamente
l’andamento epidemiologico del Covid-19 e, sulla base delle
ordinanze di volta in volta al riguardo adottate dalle
Regioni, attuare le dovute misure di tutela di atleti,
tecnici, giudici, dirigenti e operatori media, ovvero, ove
necessario, interrompere lo svolgimento delle competizioni
nelle suddette modalità”.
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Sotto: la sezione FIDAL dedicata all'emergenza Covid-19
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