STEFANO MEI: “LA FIDAL DEVE SOSTENERE ORA LE SOCIETA’”
Una presa d’atto della gravissima situazione
nella quale versa l’atletica italiana nel periodo della
pandemia e una perentoria richiesta alla Fidal per un’azione
decisa a sostegno delle società, che vedono fortemente a
rischio il loro immediato futuro. La lettera inviata da
Stefano Mei e dal direttivo del suo gruppo Orgoglio Del
Riscatto, che lo supporta nella campagna elettorale verso le
prossime elezioni per la Presidenza Fidal, mette in netta
evidenza le difficoltà nelle quali versa la Regina degli
Sport, che ha bisogno di un’iniezione di liquidità immediata
per far sì che tante realtà non spariscano.
“Gentile
Presidente, Gentili Consiglieri,
cosa
accadrebbe se le Società sportive non riuscissero a
ripartire dopo questi ultimi mesi?
L’Atletica
italiana è stata pesantemente colpita dalla pandemia in atto
in tutte le proprie diramazioni, in prevalenza a causa del
periodo di lockdown e delle varie misure di contenimento
messe in campo dalle istituzioni sportive e non. Si è
interrotto d’un tratto il corso ordinario della stagione
agonistica, degli allenamenti, delle manifestazioni e di
tutta la programmazione posta in essere tra Federazione,
Comitati Tecnici, Atleti e Società sportive.
Queste
ultime rappresentano il mattone fondante e principale del
nostro movimento: sono i pilastri su cui pesa l’esistenza
stessa del nostro sport, impegnate ogni giorno sui territori
nel reclutamento, nell’avviamento, nel perfezionamento,
nell’assistenza e nell’organizzazione di tutte le figure che
incontriamo sui nostri campi, sia in allenamento che in
gara, assorbendo, inoltre, dall’economia locale tante
risorse economiche e umane che poi fungono da benzina per il
motore federale.
Abbiamo
stimato che ad oggi almeno l’85% delle Società sportive è
ancora fermo con le proprie attività!
Per questo
abbiamo più volte ribadito in queste settimane una linea a
nostro avviso prioritaria su tutte le altre: è necessario
sostenere le Società e farlo fin da subito!
Ci sono
realtà che gestiscono impianti e hanno comunque dovuto far
fronte alle utenze e alla manutenzione, altre che sostentano
la maggior parte degli atleti non militari e che si sentono
in difficoltà nei confronti di impegni presi con i propri
tesserati, siano essi anche tecnici e collaboratori; altre
ancora che hanno costruito negli anni delle reti
territoriali per la promozione dell’Atletica e che vedono
piste e palestre vuote, ma anche le tantissime che
organizzano corsi, manifestazioni ed eventi in ogni parte
dello stivale e che hanno già anticipato risorse nella
programmazione dei propri appuntamenti in calendario, e così
via… Ecco, è a tutte queste realtà che va il nostro pensiero
ed è a loro che crediamo che la Federazione debba dare
supporto e sostegno, non soltanto discutendo sulle
importanti linee guida utili alla ripresa delle attività, ma
anche e soprattutto immettendo liquidità nel sistema
(e NO, non è denaro da distogliere ad altre attività).
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