Sarsina (Sêrsna in romagnolo) è un comune italiano di
3372 abitanti della provincia di Forlì-Cesena in
Emilia-Romagna. Fu patria del grande commediografo romano
Plauto.
Si trova sull'Appennino tosco-romagnolo, dista 35 km da
Cesena e 50 km da Forlì.
La vetta più elevata all'interno del comune è il monte
Facciano (935 m s.l.m.), nei pressi della frazione Quarto.
La piazza principale di Sarsina, intitolata a Tito Maccio
Plauto occupa il luogo dove in epoca romana sorgeva il foro,
al centro della civitas, i cui resti, consistenti in tracce
dell'antica pavimentazione a lastre in marmo di Verona, sono
tuttora visibili dietro gli edifici sul lato settentrionale
della piazza. L'attuale pavimentazione è realizzata in
pietra alberese. Sul lato orientale del foro sorgeva un
edificio, probabilmente di culto, i cui resti sono visibili
da via Aurigemma. Alcuni reperti, principalmente elementi
architettonici, sarcofagi, puteali, capitelli e resti delle
tubature in piombo dell'acquedotto romano, sono conservati
nel cortile del vescovado. Sul lato nord della piazza vi è
una galleria che conduce ai resti del foro e di edifici del
I secolo a.C.
La Basilica di San Vicinio con cattedrale della diocesi di
Cesena-Sarsina, fu eretta tra X e il XI secolo in stile
romanico, su un edificio preesistente di epoca romana o
paleocristiana. Essa è dedicata al primo vescovo della
chiesa sarsinate, Vicinio, vissuto fra III e IV secolo. La
tipica facciata romanica è solcata dai segni di rifacimenti
ed aggiustamenti operati nel corso dei secoli. Sopra
l'ingresso, nella lunetta, vi è un mosaico raffigurante il
santo titolare con la mitria da vescovo e la catena
miracolosa. Il campanile, di epoca tarda, venne restaurato
nel XVIII secolo. L'interno della concattedrale è a tre
navate a croce latina, separate da colonne, con soffitto a
capriate; la navata centrale, più larga di quelle laterali,
termina con l'abside. Nella navata sinistra si trovano il
battistero, la tomba dell'ultimo vescovo residente di
Sarsina, la cappella seicentesca della beata Vergine del
Rosario e la cappella del Santissimo Sacramento. Nella
navata opposta vi è la cappella di San Vicinio, il
principale luogo di culto della concattedrale: qui vi sono
le reliquie del santo e la catena miracolosa, appartenuta
secondo la tradizione al Santo.
Via Cesio Sabino. La strada, situata nel centro storico
sarsinate, è intitolata ad un importante personalità locale
vissuta intorno alla fine del I secolo, Cesio Sabino,
appartenente alla nobile famiglia reatina dei Flavi, nonché
amico di Traiano e Marziale. Durante la carica di magistrato
edile, ornò Sarsina con edifici in pietra e marmo. Oggi la
via accoglie numerose osterie e botteghe che conservano
ancora le insegne a tempera sui muri. Collega il lato destro
di Piazza Plauto con la strada statale 71. Lungo essa si
trova il Museo Archeologico nazionale. |